La proposta del libertino (I Romanzi Extra Passion) by Monica Burns

autore:Monica Burns [Burns, Monica]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-01-29T12:00:00+00:00

10

Il rumore della porta della sua camera da letto che si apriva fece voltare Ophelia. Quando la sorella minore rispose al suo sorriso con un’espressione preoccupata, lei la invitò a entrare.

— C’è qualcosa che non va. Di cosa si tratta? Papà è coinvolto in un altro scandalo? C’entra il signor Nickens?

— No, nulla di tutto ciò.

Lizzie si morse il labbro inferiore, come se stesse cercando un modo di affrontare un argomento sgradevole. Il cuore di Ophelia si strinse per la paura. Lizzie l’aveva vista tornare a casa a tarda ora? No, era impossibile. Aveva controllato la sorella prima di andare a dormire.

— E allora di cosa si tratta?

— Qualcuno ha approfittato di te, ieri sera, Ophelia? — chiese infine Lizzie.

— Perché mai mi chiedi una cosa simile? — Sorpresa da quella domanda, guardò confusa la sorella.

— Alice mi ha appena mostrato il vestito che indossavi ieri sera. Il signor Gilchrist ti ha fatto del male?

La nota di paura nella voce della sorella la indusse a prenderle la mano per accompagnarla verso il letto. Mentre si sedeva di fianco a lei, Ophelia la studiò per un lungo istante.

— No, non l’ha fatto — disse piano. — Mathias mi ha aiutato a comprendere che tutto ciò che George mi ha fatto credere su di me era una bugia.

— Non capisco.

— Non mi aspetto che tu lo faccia, e sono certa che il tuo signor Nickens non si comporterà mai in modo tale da farti capire ciò che ho passato. — Ophelia sospirò. — George era un bruto, Lizzie. Non c’è altra parola per descriverlo.

— Oh, ma non hai mai detto... non ci hai mai raccontato...

— Come potevo farlo? E cosa avreste potuto fare voi? — Ophelia scosse il capo, poi sorrise alla sorella. — Il passato è morto e sepolto e non permetterò a nessuno di giudicarmi.

Lizzie la fissò per un istante e poi, con un gesto spontaneo, la strinse in un forte abbraccio.

— Mi dispiace tantissimo, Ophelia. — Mentre la lasciava andare lentamente, Lizzie si accigliò. — Ma questo non spiega il vestito.

— L’ho strappato io — disse lei con calma, sapendo che la sua miglior difesa sarebbe stata dire la verità, omettendo le circostanze.

— Sei stata tu? — Lizzie la guardò perplessa. — Perché mai avresti fatto una cosa simile di proposito, Ophelia?

— Volevo andare subito a letto, ma era tardi ed era difficile togliermi l’abito da sola. — Guardò la sorella seriamente. — Adesso basta con le domande. Non dovevi uscire a fare una passeggiata nel parco con il signor Nickens?

— Sì, mi sta aspettando di sotto, ma...

— Allora perché non sei giù con lui? — Ophelia si alzò in piedi e incitò Lizzie ad andare.

— Paul... il signor Nickens sapeva che ero preoccupata per te. Ha insistito perché venissi a controllare come stavi.

— Bene, adesso che l’hai fatto, penso che sia giunto il momento di non lasciarlo aspettare oltre. — Ophelia guidò la sorella verso la porta. — Verrò con te, così potrà vedere lui stesso che le tue paure erano infondate.

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